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An education di Nick Hornby

di Giorgio Maimone

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10 febbraio 2010

E’ già stato ribattezzato “About a girl” il nuovo libro di Nick Hornby che è poi la sceneggiatura  da cui è stato tratto il film “An education”, candidato agli Oscar 2010 come miglior film , per la miglior interpretazione femminile e per la miglior sceneggiatura non originale. Appunto questa di Nick Hornby che è diventato un libro, pubblicato in Italia, come di consuetudine per l’autore di “Alta fedeltà”, da Guanda. “Abaout a girl” perché Hornby questa volta non parla di pallone né di musica, ma dell’educazione sentimentale di Jenny, una ragazzina inglese di 16 anni, studiosa e intelligente, tutta concentrata ad essere ammessa a Oxford, quando incontra sulla sua strada il fascinoso trentenne David. David, brillante e affascinante, in breve tempo non solo valica le fragili difese di Jenny, ma anche quelle ben più robuste dei suoi genitori (un padre becero e una madre scialba), fino al punto da essere accettato in casa. Jenny perde la testa per David e, di fronte alla richiesta di sposarlo perde di vista l’obiettivo Oxford, salvo scoprire, da lì a poco che David … è già sposato. Una vicenda come tante di ordinaria fascinazione della donna giovane per l’uomo seducente e più maturo che Nick Horby ha preso e adattato dal saggio autobiografico in forma di memoria di Lynn Barber, famosa giornalista inglese. La vicenda si svolge in un sobborgo londinese agli albori degli anni ’60; l’Inghilterra non è ancora la patria dei Beatles e di Mary Quant, Londra è ancora una grande metropoli sonnacchiosa, che si sta pian piano leccando le ferite della grande guerra, neanche parente della “swingin’ London” che di lì a un quinquennio diventerà una delle capitali mondiali della cultura giovanile, “E’ l’ultima volta - scrive Hornby nella lunga prefazione alla sceneggiatura – che la gioventù inglese cercò ispirazione oltre Manica anziché oltre Atlantico. «Voglio essere francese» dice Jenny, perché adora la musica francese, i film francesi, il cibo francese”. La difficoltà del libro (e del film) era quindi rendere l’epoca. E in questo l’autore, ancora una volta, si dimostra maestro: rendere con pochi tocchi un ambiente o un’epoca. Una macchina, la Bristol, un brano musicale di Juliette Greco, piccoli cenni agli abiti o agli arredi, la cura lessicale nell’omettere tutte i vizi da calata giovanile ancora di là da venire. Scrive sempre nella prefazione Hornby: “I Beatles e i Rolling Stones esistevano già ma non avevano pubblicato alcun disco quando Jenny conobbe David. Il pop non godeva di alcun prestigio tra i giovani brillanti della classe media. Londra somigliava neanche vagamente a quella che era stata in tempo di guerra. Questo fu una delle ragioni per cui la Gran Bretagna ebbe bisogno di interpreti di musica americana come Lennon e McCartney, persone che la trasformassero in qualcosa che avesse senso. Un adolescente inglese doveva aspettare l’autobus sotto la pioggia. Il papà di Jenny non aveva una T-Bird. Nessun papà ce l’aveva”. Il libro si legge di un fiato e i dialoghi sono così presenti che sembra già di assistere al film (in uscita in questi giorni in Italia). Di quello che era il saggio originario non resta che lo spunto di partenza, il resto è tutto reinventato tra sprazzi di umorismo nel puro stile dell’autore di “About a boy” e attimi di ripensamento più intimi per cogliere il sottile filo di passaggio tra lo stato di ragazza e quello di donna adulta. Il finale è stato addirittura scritto a film in corso. Ma non è solo la sceneggiatura ad affascinare. Il libro infatti inizia con 30 pagine di prefazione in cui si rivela tutta la genesi del progetto, dalla lettura dello scritto originario al film realizzato, consentendoci di gettare uno sguardo dall’interno sul momento misterioso in cui uno scritto diventa immagine animata. Quasi un piccolo saggio su come si arriva a scrivere per il cinema e per quanti e quali stadi si debba passare prima di iniziare a girare: “ho scritto la prima stesura di “An education”, sperando nella mia buona stella, a un certo punto del 2004”. Sono stati quindi necessari più di 5 anni per arrivare al prodotto finale, che arriva con la proiezione al festival di Sundance del gennaio 2009 e da lì prosegue con il premio finale del pubblico e la scelta di un distributore di prestigio come la Sony. Tutto quanto narrato dalla penna felice di Nick Hornby. Dopo di che non resa che vedere il film.

"An education” di Nick Hornby"
Pagine 171 – euro 12,00

Finito di stampare nel mese di gennaio 2010 - Guanda editore

10 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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